MONASTERO DI GEGHARD

MONASTERO DI GEGHARD

 Contiene un numero delle chiese e tombe, la maggior parte di esse e` scavata nella roccia, che illustra l’apice dell’architettura medievale armena. Il complesso dell’edificio medievale sorge in un paesaggio di grande bellezza naturale circondato da alte scogliere all`ingresso della Valle Azat.

DESCRIZIONE

Il complesso Geghard e` un esempio completto e ben-conservato della fondazione speciale dell’Armenia  medievale in area remota della grande bellezza naturale nel cuore della Valle Azat circondato da alte scogliere della Valle Azat. Esso contiene un numero delle chiese e delle tombe, la maggior parte di esse e` scavata nella roccia, che illustra l’apice dell’architettura medievale armena e arte decorativa, con molte caratteristiche innovative che hanno avuto una profonda influenza sui successivi sviluppi nella regione. Esso fu fondato nel  IV secolo secondo la tradizione da parte di San Gregorio Illuminatore.

Il primo monastero fu distrutto dagli arabi nel IX secolo, ma ebbe avuto la sua fioritura di nuovo nel XIII sec. Il monastero era famoso con la reliquia, che ospita,  la lancia celebre che ferì Cristo sulla croce.  Le reliquie  degli apostoli Andrea e Giovanni furono donati nel XII secolo ed i visitatori religiosi nel corso dei secoli hanno regalato al monastero numerosi  terreni, soldi, manoscritti ecc.
La parte piu` antica del complesso monastico di Geghard e` la piccola cappella di San Gregorio, situata ad est ed al di fuori del gruppo principale.  Si è scavata direttamente nella roccia della montagna ed è incompiuto. Le prime iscrizioni sul muro esterno sono dal 1177. La decorazione ornata di croci sulla facciata si estende dal muro costruito sulla roccia a faccia sotto.

Il Kathoghikè (chiesa principale), secondo un’iscrizione costruito nel 1215, nella forma classica armena, una croce ad ali uguali incisa nel piano cruciforme e coperto con una cupola centrale. E’ collegato con la base da volteggio. Il braccio orientale della croce termina in un’abside, il resto è quadrato. Negli angoli ci sono piccole celle a due piani. Sulle pareti interne ci sono molte iscrizioni ricordando le donazioni. Le decorazioni delle pareti esterne sono particolarmente complete e montate. Il gavit (nartece) collega con la prima chiesa scavata nella roccia. Come in generale nell`architettura armena medievale la struttura di questo edificio ripete quello delle case rurali, nel centro con quattro colonne nel supporto centro un tetto di travi di legno con un’apertura  nel centro per ammettere la luce. La versione ecclesiastica in pietra è una struttura imponente. Gli spazi periferici risultanti dalla posizione delle colonne sono variamente coperte, mentre lo spazio centrale è coronato da una cupola con stalattiti, il più perfetto esempio di questa tecnica ovunque in Armenia. Il gavit è stato utilizzato per l’insegnamento e gli incontri e per ricevere i pellegrini e visitatori.

La prima chiesa scavata nella roccia fu costruita prima del 1250, interamente scavata nella roccia e con un piano cruciforme. Ad est di una cappella quadrata scavata nella roccia era un mausoleo  principale (zamatoun) della dinastia Proshyan. Tramite questo si entra nella seconda chiesa rupestre costruita nel 1283. Il secondo zamatoun, raggiungibile da una scala esterna, contiene le tombe dei principi Merik e Grigor. Il complesso monastico era circondato da un muro difensivo nei XII-XIII secoli. La maggior parte dei monaci vivevano nelle celle scavate nella roccia al di fuori della cinta principale, che sono stati conservati insieme ad alcuni oratori semplici.

Fonte: UNESCO/CLT/WHC

DESCRIZIONE STORICA

Il monastero e` situato sul promontorio alto della Valle di Azat circondato dal strapiombo gigantesco. Esso fu fondato nel IV secolo secondo la tradizione da parte di San Gregorio Illuminatore.  Il sito è quello di una fonte derivante da una grotta che era considerata sacra in epoca pre-cristiana, e quindi uno dei nomi con cui era conosciuto è Ayrivank (Monastero della Caverna). Il primo monastero fu distrutto dagli arabi nel IX sec, fu ristabilito ed ebbe avuto rifioritura ancora nel XIII sec. sotto il dominio dei principi Proshyan, che sono sepolti lì. Hanno fornito  un sistema di irrigazione nel 1200,  così come hanno pagato per la costruzione  e la ricostruzione della maggior parte delle chiese del complesso. A quel tempo era conosciuto anche come il Monastero delle Sette Chiese e il Monastero dei Quaranta Altari. Il monastero e` piu` famoso per  le relique che ospitava. Il più celebre di questi era la lancia che aveva ferito Cristo sulla croce, avrebbe portato lì l’apostolo Taddeo, da cui deriva il nome attuale  Geghardavank (il Monastero della Lancia), in primo luogo registrato in un documento del 1250. Questo e` un posto  popolare  di pellegrinaggio per i cristiani armeni nel corso di molti secoli. Reliquie degli Apostoli Andrea e Giovanni furono donati nel XII secolo, ed i visitatori religiosi fanno  numerosi concessioni di terre, denaro, manoscritti, ecc nel corso dei secoli successivi.

Ulteriori Informazioni su Proprietà armena iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO si puo’ trovare qui:

http://whc.unesco.org/ en/statesparties/am